Festeggiamo oggi il compimento della vita di Maria; era stata colmata di grazia in vista della sua missione, ora è colmata di gloria.
Se visitando Elisabetta aveva gioito e pregustato la salvezza che il Signore riversava sulla terra, oggi si realizza pienamente in lei la sua stessa profezia: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e tutte le generazioni mi chiameranno beata». La sua assunzione in cielo significa inveramento di quanto aveva cantato da giovane donna in attesa: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore».
Maria, la sua umiltà, la sua storia con il Figlio di Dio, tutto questo entra al massimo grado nel mondo di Dio. Alla medesima beatitudine siamo destinati anche noi, che oggi ancora camminiamo sperando, credendo e cantando.