Una delle resistenze più forti che opponiamo alla parola di Dio è il fatto che non vogliamo lasciarci scomodare. Preferiamo la penombra alla luce perché questa mette in chiaro ciò che c’è e fa vedere ciò che manca.

Ce lo insegna anche la psicologia: spesso ci difendiamo dalla realtà attutendone i significati, edulcorando la verità, confondendo i confini dalle cose con l’unico scopo di salvare le apparenze. Elia, figura del Battista, aveva una parola ardente: non era possibile sottrarsi al suo fuoco, capace di consumare l’apparenza e far brillare la luce della verità di Dio.

Siamo disposti a lasciare che il fuoco amante di Dio ci faccia ardere e dia luce al mondo, facendo risplendere in noi la sapienza della croce?

O ci spaventa la prospettiva di seguire il Signore nella sua Pasqua?