Dio crea tutto; e ogni volta si compiace di quello che sta facendo. Mette anche l’uomo al centro del giardino, ma qualcosa suona stonato. Non perché Dio l’abbia fatto male, ma perché risulta incompleto. Adamo da solo non se la può cavare, senza una compagnia che lo sottragga alle sue fantasie che lo isolano dalla realtà. Ci vuole qualcun altro che o obblighi al confronto, che lo conforti con l’incontro.

Dio è trinità: è abituato a stare in relazione, sa quanto è bello e quanto è soave che i fratelli stiano insieme. Non poteva quindi augurarsi per noi una vita solitaria, senza consolazioni e senza rimproveri, dove ci facessimo i fatti nostri sentendoci sempre tristemente nel giusto.
Dio ci vuole in comunione gli uni con gli altri; solo così potremo arrivare alla salvezza. Non dimentichiamolo mai.