Gesù non ama i particolarismi, le preferenze, neppure quel frequente favoritismo per quelli del proprio clan che contraddistingue l’animo umano.
Lo rivela più volte nel vangelo; anche in questo episodio, dove la voce di una donna attribuisce una beatitudine speciale a chi lo ha portato in grembo. I legami di sangue non garantiscono la vicinanza e l’accoglienza del mistero di Cristo, non sono una sorta di beatitudine naturale. La vera beatitudine consiste nell’ascolto e nell’accoglienza di fede della parola di Dio che diviene vissuto quotidiano. La beatitudine non si eredita ma si acquisisce con una scelta sincera per Gesù: il Verbo di Dio.
Proprio così ha fatto Maria che ha accolto e creduto alla parola annunciata dall’angelo e ha compiuto la volontà di Dio. Solo così diviene madre.