Povera e piccola fede che chiede segni cui aggrapparsi per non cadere quando vacilla sotto i colpi della vita.

Alziamo lo sguardo alla croce: quale segno possiamo ancora desiderare? Se credo davvero che quell’uomo trafitto, ucciso e poi risorto, è mio fratello maggiore, che mi mostra la via perduta verso il padre; che attraversa come me e con me la sofferenza e la morte per mostrarmi che al di là c’è l’abbraccio della vita, cosa posso volere di più?

La croce è condivisione dell’oggi di ogni uomo; la resurrezione è condivisione del domani.

Il dolore e la morte non hanno l’ultima parola. Gesù dalla croce ha gridato al padre il proprio sentirsi abbandonato; ma è spirato affidandosi a lui ed al suo amore che custodisce ogni cosa. E la vita ha vinto.

Quale segno pretendiamo ancora?