La parola del Signore che oggi ci viene rivolta non ci vuole invitare a disprezzare il corpo; piuttosto ci invita a non fare diventare il nostro copro un assoluto, un idolo da proteggere e conservare a tutti i costi.
Lo aveva capito bene san Francesco, quando nel Cantico di frate Sole loda il Signore per sorella morte corporale, che nessun essere vivente può evitare. La morte fisica è un passaggio che tocca a chiunque e siamo invitati a viverlo e accoglierlo con la fede nella risurrezione e nella vita eterna in Dio, come ci ha rivelato Gesù nella sua Pasqua.
Aiutami o Signore ad accogliere questo passaggio, a non averne paura, per non cadere nella trappola del nemico che mi vuole privare della gioia piena della risurrezione, che tu già mi fai sperimentare in questa vita.