L’episodio narrato non è tanto un invito a pagare le tasse, cosa certamente giusta, ma va compreso nel contesto delle prime comunità giudaico-cristiane a cui l’evangelista Matteo scrive.
Il delicato rapporto tra chi è legato ancora a pratiche giudaiche e chi invece si sente ormai libero da esse, pone il tema della libertà che, se fraintesa e usata male, può scandalizzare i più fragili della comunità e ostacolare la comunione fraterna. A Pietro, forse imbarazzato da un maestro sottomesso al potere romano, Gesù ricorda che i figli di Dio dimostrano di essere liberi quando decidono di sé e delle loro azioni obbedendo all’amore e ponendo il bene di tutti davanti al proprio.
Come Gesù, il Figlio, che offrì da se stesso la propria vita per noi, pur sapendo che nessuno avrebbe potuto toglierla.