Spesso ci capita di fare questo pensiero: Dio non mi ascolta, Dio non guarda al mio dolore, non mi tira fuori da questa situazione…

Ma perché, nella prova, ragioniamo così? L’arguto romanzo di Lewis «Lettere di Berlicche» smaschera, nel dialogo epistolare che il diavolo Berlicche trattiene con il nipote Malacoda, il motivo di questa nostra tentazione ricorrente:

«Bisogna guardare in faccia al fatto che tutto quel parlare intorno al suo [di Dio] amore per gli uomini, e intorno al suo servizio come perfetta libertà, non è (come si vorrebbe allegramente credere) pura propaganda, ma una terribile verità.

Egli vuol servi che diverranno in fine, figliuoli. Egli vuol concedere in abbondanza; Egli possiede la pienezza e trabocca».

E, senza imporla, Dio la offre alla nostra libertà. Ogni giorno.