Questi pochi versetti del vangelo che oggi la liturgia ci dona di ascoltare, ci aiutano a riflettere su quante domande noi poniamo al Signore dentro il nostro cammino di fede.

Da bambini chiedere è naturale, spontaneo: il mondo è tutto da scoprire. Poi, crescendo, rischiamo di pensare che non abbiamo più nulla da chiedere al Signore, forse perché crediamo di essere o vorremmo essere dei super-uomini, autonomi e autosufficienti in tutto. In realtà nessuno basta a se stesso, nessuno si salva da solo; l’uomo è fatto per le relazioni e tra queste non può mancare la relazione col Padre.

Signore aiutami a restare in relazione con te, ad affidarmi a te, e quando non avrò più nulla da domandarti è perché sarò figlio fiducioso tra le braccia del Padre.