Dio non ha buttato l’umanità nel mondo senza indicazioni per vivere in pienezza; ci ha messo in condizione di conoscere la struttura del mondo unendo il dono della creazione con la nostra intelligenza.

Dio è un padre di questo tipo: ci dà tutto il necessario, a patto che lo andiamo a cercare; sa che la dignità dell’uomo è la scoperta. La scienza, così preziosa e così difficile da utilizzare senza che diventi un’arma, ci è stata posta innanzi perché diventasse il nostro modo di rispondere con gratitudine alla creazione divina, scoprendone la sua bellezza.

Non sarà lei però, nonostante tutti i suoi progressi, a permetterci di liberarci della premurosa dipendenza da Dio. Molti lo danno per scontato, ma una scienza che dimentica la sua radice creaturale non porta a niente di buono.