Nel vangelo assistiamo al dramma della vita umana quando si trova ad attraversare la tempesta. Sono momenti in cui dominano il buio e la confusione, fanno perdere il senso dell’orientamento; sembra che Dio abbia deciso di fare silenzio, un Dio dormiente, lontano da noi e dalla nostra sofferenza.
Invece proprio lì vicino lui riposa, proprio sulla tua barca sballottata dalle onde. Volgiti a lui, guardalo, sveglialo, gridagli la tua paura, gridagli il tuo dramma, arrabbiati se occorre.
Fratello, sorella: piano piano si farà grande bonaccia, che non è assenza di problemi o soluzione magica degli eventi, ma piuttosto un cielo sereno nel tuo cuore che ti permetterà di orientarti verso l’essenziale e verso la tua vera identità di figlio amato e custodito.